Trento, 9 maggio 2013

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Radostin Stoytchev durante un seduta
di lavoro con palla (foto Trabalza)

Ultima doppia seduta della stagione 2012/13 nella giornata di oggi per l’Itas Diatec Trentino. Dopo il lavoro tecnico svolto nel pomeriggio di mercoledì, i gialloblù sono tornati stamattina in palestra per sostenere un allenamento di pesi (diviso come sempre a gruppi); nel pomeriggio la consueta sessione con palla per gli ultimi ritocchi sul proprio gioco. Un momento particolarmente importante anche per perfezionare le nuova dinamiche di squadra con l'inserimento nella formazione titolare di Giacomo Sintini al posto dell’infortunato Raphael Vieira De Oliveira.
La sua perdita è stata sicuramente un brutto colpo per la nostra squadra – ha ammesso l’allenatore Radostin Stoytchev - ; è arrivata nel momento più importante del nostro campionato e con pochissimo tempo per preparare la squadra a giocare senza un atleta che dal punto di vista tecnico ma anche da quello squisitamente legato alle logiche di gruppo è sempre stato importantissimo. Sono ovviamente molto dispiaciuto che non possa essere della partita ma sono allo stesso tempo sicuro che ci aiuterà con la sua professionalità ed il suo entusiasmo standoci sempre vicino come ha già fatto in questi primi tre giorni di allenamento. Nonostante la sua assenza, abbiamo i mezzi per riuscire a vincere questo Scudetto; è tutto l’anno che Jack Sintini lavora con il gruppo e lo ha fatto sempre con il massimo impegno, non ho quindi dubbi sul grande apporto che riuscirà a fornire a questa squadra in un momento così importante. E’ una persona che ha vinto battaglie molto più importanti e che è sempre stata positiva; la sua esperienza pallavolistica e di vita ci servirà molto”.
A Piacenza in gara 4 abbiamo faticato a tenere il ritmo dei nostri avversari – ha continuato il tecnico bulgaro - . Stiamo lavorando in palestra ed in sala video per migliorare il nostro gioco facendo tesoro degli errori commessi in quella circostanza. Gara 5 sarà una partita ancora differente dalle prime quattro, dovremo essere uniti, giocare con un’altra mentalità ma soprattutto farlo con un grande spirito di squadra. Il destino? Ci credo, ovviamente, ma sono anche convinto che col lavoro in palestra, la concentrazione e la voglia di arrivare il destino possa anche essere indirizzato”.

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Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa